Artaserse, libretto, Mannheim, Pierron, 1751

 ARTASERSE
 
    Dramma per musica da rappresentarsi alla corte elettorale palatina nel carnevale dell’anno MDCCLI, per comando del serenissimo elettore.
    Mannheim, dalla stamperia elettorale, appresso Nicola Pierron.
 
 
 ARGOMENTO
 
    Artabano, prefetto delle guardie reali di Serse, vedendo ogni giorno più diminuirsi la potenza del suo re, dopo le disfatte ricevute da’ Greci, sperò di poter sacrificare alla propria ambizione, col suddetto Serse, tutta la famiglia reale e salire sul trono della Persia. Valendosi perciò del commodo che gli prestava la familiarità ed amicizia del suo signore, entrò di notte nelle stanze di Serse e l’uccise. Irritò quindi i principi reali, figli di Serse, l’uno contro l’altro in modo che Artaserse uno de’ suddetti figli, fece uccidere il proprio fratello Dario, credendolo parricida, per insinuazione d’Artabano. Mancava solo a compire i disegni del traditore la morte d’Artaserse, la quale da lui preparata e per vari accidenti, i quali prestano al presente drama gli ornamenti episodici, differita, finalmente non può eseguirsi, essendo scoperto il tradimento ed assicurato Artaserse. Qual scoprimento e sicurezza è l’azzione principale del dramma.
 
    La poesia è del celebre signor abbate Pietro Metastasio. La musica è del signor Nicolò Jomelli, maestro di capella di San Pietro in Roma. Le nuove decorazioni sono del invenzione del signor Stefano Schenck, architetto teatrale di sua altezza serenissima elettorale. I balli sono composti dal signor Poitevin, maestro de’ baletti di sua altezza serenissima elettorale.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENA
 
    Nell’atto primo, scena I: real giardino interno nel palazzo de’ re di Persia, notte con luna; scena VIII: reggia.
    Nell’atto secondo, scena I: appartamenti reali; scena VIII: gran sala del real consiglio con trono da un lato, sedili dall’altro per i grandi del regno, tavolino e sedia alla destra del suddetto trono.
    Nell’atto terzo, scena I: parte interna della fortezza in cui è trattenuto Arbace; scena V: gabinetto; scena VIII: luogo magnifico destinato per la coronazione d’Artaserse, trono da un lato con sopra scettro e corona, ara nel mezzo con simulacro del Sole.
 
 
 PERSONAGGI
 
 ARTASERSE principe e poi re di Persia, amico d’Arbace ed amante di Semira
 (il signor Enrico Pesarini, virtuoso di camera di sua altezza serenissima elettorale)
 MANDANE sorella d’Artaserse ed amante d’Arbace
 (la signora Rosa Bleckmann, virtuosa di camera di sua altezza serenissima elettorale)
 ARTABANO prefetto delle guardie reali, padre d’Arbace e di Semira
 (il signor Pietro Sarselli, virtuoso di camera di sua altezza serenissima elettorale)
 ARBACE amico d’Artaserse ed amante di Mandane
 (il signor Mariano Lena, virtuoso di camera di sua altezza serenissima elettorale)
 SEMIRA sorella d’Arbace ed amante d’Artaserse
 (la signora Carolina Sarselli, virtuosa di camera di sua altezza serenissima elettorale)
 MEGABISE generale dell’armi e confidente d’Artabano
 (il signor Filippo Galetti, virtuoso di camera di sua altezza serenissima elettorale)
 
    L’azzione si rappresenta nella città di Susa, reggia dei monarchi persiani.