Didone abbandonata, libretto, Stoccarda, Cotta, 1763

 LA DIDONE ABBANDONATA
 
 
    Dramma per musica da rappresentarsi nel teatro Ducale di Stuttgart festeggiandosi il felicissimo giorno natalizio di sua altezza serenissima Carlo, duca regnante di Wirtemberg e Teck, eccetera.
    La poesia è del signor abbate Pietro Metastasio, poeta cesareo. La musica è nuovamente composta dal signor Nicolò Jommelli, direttore di musica e maestro di cappella all’attual servizio di sua altezza serenissima. I balli sono inventati dal signor Giovanni Giorgio Noverre, direttore e maestro de’ balli di sua altezza serenissima. Lo scenario è di nuova invenzione del signor Innocente Colomba, architetto teatrale di sua altezza serenissima. Il vestiario è di nuova invenzione del signor Boquet, disegnatore di gabinetto di sua altezza serenissima.
    Stuttgart, nella stamperia di Cotta, stampatore ducale, anno 1763.
 
 
 ARGOMENTO
 
    Didone vedova di Sicheo, fuggendo le insidie di Pigmalione re di Tiro fratello e uccisore del suo marito, ricovrò in Africa; edificò Cartagine; fu richiesta in isposa da Iarba, re de’ Mori; accolse il disperso Enea; l’amò; e abbandonata da lui disperatamente si occise.
    Tutto ciò si ha da Virgilio, il quale con un felice anacronismo unisce il tempo della fondazione di Cartagine agli errori di Enea.
    La scena è in Cartagine.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo: luogo magnifico destinato per le publiche udienze con trono da un lato, veduta in prospetto della città di Cartagine che sta edificandosi; cortile; tempio di Nettuno con simulacro del medesimo.
    Nell’atto secondo: appartamenti reali con tavolino e sedia; galleria terrena; gabinetto con sedie.
    Nell’atto terzo: porto di mare con navi per l’imbarco d’Enea; arborata tra la città e il porto; reggia con veduta della città di Cartagine in prospetto che poi s’incendia.
 
 
 INTERLOCUTORI
 
 DIDONE regina di Cartagine, amante di Enea
 (la signora Maria Masi Giura)
 ENEA
 (il signor Giuseppe Aprile)
 IARBA re de’ Mori sotto nome d’Arbace
 (il signor Arcangelo Cortoni)
 SELENE sorella di Didone e amante occulta d’Enea
 (la signora Monaca Buonani)
 ARASPE confidente di Iarba ed amante di Selene
 (il signor Pietro Santi)
 OSMIDA confidente di Didone
 (il signor Francesco Ciaccheri)
 
 Comparse di cavalieri, paggi, guardie reali, soldati cartaginesi, soldati mori, soldati troiani, conduttori di tigri, leoni ed altri doni, marinari.