Artaserse, libretto, Mannheim, Pierron, 1751

 SCENA VI
 
 SEMIRA
 
 SEMIRA
 Forsennata, che feci! Io mi credei
 con divider l'affanno
1185a me scemarlo e pur l'accrebbi. Allora
 che insultando Mandane
 qualche ristoro a questo cor desio,
 il suo trafiggo e non risano il mio.
 
    Non è ver che sia contento
1190il veder nel suo tormento
 più d'un ciglio lagrimar.
 
    Che l'essempio del dolore
 è uno stimolo maggiore
 che richiama a sospirar. (Parte)