Achille in Sciro, libretto, Roma, Corradi, 1771

 SCENA VIII
 
 ACHILLE ed ULISSE con ARCADE in disparte.
 
 ACHILLE
 Ove son? Che ascoltai! Mi sento in fronte
 le chiome sollevar! Qual nebbia i lumi
715offuscando mi va! Che fiamma è questa
 onde sento avvamparmi.
 Ah frenar non mi posso; all'armi, all'armi. (S’incamina furioso e poi si ferma avvedendosi d’avere in mano la cetra)
 ULISSE
 (Guardalo). (Piano ad Arcade)
 ACHILLE
                          E questa cetra
 dunque è l'arme d'Achille? Ah no; la sorte
720altre n'offre e più degne. A terra, a terra, (Getta la cetra e va all’armi portate co’ doni d’Ulisse)
 vile istromento. All'onorato incarco
 dello scudo pesante (Imbraccia lo scudo)
 torni il braccio avvilito. In questa mano
 lampeggi il ferro. Ah ricomincio adesso (Impugna la spada)
725a ravvisar me stesso. Ah fossi a fronte
 a mille squadre e mille.
 ULISSE
 E qual sarà, se non è questo Achille? (Palesandosi)
 ACHILLE
 Numi! Ulisse! Che dici?
 ULISSE
                                               Anima grande,
 prole de' numi, invitto Achille, alfine
730lascia che al sen ti stringa. Eh non è tempo
 di finger più. Sì tu la speme sei,
 tu l'onor della Grecia,
 tu dell'Asia il terror. Perché reprimi
 gl'impeti generosi
735del magnanimo cor? Son di te degni;
 secondali, signor. Lo so, lo veggo,
 raffrenar non ti puoi. Vieni; io ti guido
 alle palme, a' trofei. La Grecia armata
 non aspetta che te. L'Asia nemica
740non trema che al tuo nome. Andiam.
 ACHILLE
                                                                     Sì, vengo. (Risoluto)
 Guidami dove vuoi... Ma... (Si ferma)
 ULISSE
                                                    Che t'arresta?
 ACHILLE
 E Deidamia?
 ULISSE
                            E Deidamia un giorno
 ritornar ti vedrà cinto d'allori
 e più degno d'amore.
 ACHILLE
                                          E intanto...
 ULISSE
                                                                 E intanto
745che d'incendio di guerra
 tutta avvampa la terra, a tutti ascoso
 qui languir tu vorresti in vil riposo?
 Diria l'età futura:
 «Di Dardano le mura
750Diomede espugnò; d'Ettore ottenne
 le spoglie Idomeneo; di Priamo il trono
 miser tutto in faville
 Stenelo, Aiace... E che faceva Achille?
 Achille in gonna avvolto
755traea misto e sepolto
 fra l'ancelle di Sciro i giorni sui,
 dormendo al suon delle fatiche altrui».
 Ah non sia ver; destati alfine; emenda
 il grave error; più non soffrir che alcuno
760ti miri in queste spoglie. Ah se vedessi
 quale oggetto di riso
 con que' fregi è un guerriero! In questo scudo
 lo puoi veder. Guardati, Achille. Dimmi (Gli leva lo scudo)
 ti riconosci? (Presentandogli lo scudo)
 ACHILLE
                           Oh vergognosi, oh indegni (Lacerando le vesti)
765impacci del valor! Come finora
 tollerar vi potei! Guidami, Ulisse,
 l'armi a vestir. Fra questi ceppi avvinto
 più non farmi penar.
 ULISSE
                                         Sieguimi. (Ho vinto). (S’incamminano)