Achille in Sciro, libretto, Roma, Corradi, 1771

 SCENA PRIMA
 
 Galleria.
 
 LICOMEDE e TEAGENE
 
 TEAGENE
835Così dunque, signor, un imeneo
 che tu a me proponesti, in un rifiuto
 da tua figlia si cangia? Ah quai son queste
 stravaganze d'un cuor!...
 LICOMEDE
                                               No, Teagene
 non disperar. La figlia a un mio comando
840il fallo emenderà. La scelta mia
 la vedrai rispettar...
 TEAGENE
                                       Vane lusinghe!
 Troppo severa in viso
 Deidamia mi parlò! A che scacciarmi
 risoluta così? E a tali accenti,
845a tai modi sdegnosi, i miei pensieri
 tu vuoi render tranquillo e vuoi ch'io speri.
 
    Ch'io speri? Ma come?
 Se tolta è a quest'alma
 dal seno la calma
850la pace del cor?
 
    Del torto t'avvedi,
 conosci qual sono.
 Tu siedi sul trono
 tu pensa al mio onor. (Parte)