Artaserse, libretto, Stoccarda, Cotta, 1756

 SCENA V
 
 Gran sala del real consiglio con trono da un lato, sedili dall’altro per i grandi del regno. Tavolino e sedia alla destra del sudetto trono.
 
 ARTASERSE preceduto da una parte delle guardie e da’ grandi del regno e seguito dal restante delle guardie; poi MEGABISE.
 
 CORO
 
    Del tuo gran padre in trono
 Ora si adori il figlio
 e porti a noi per dono
515la pace ed il piacer.
 
   Ogni timore funesto
 vada da noi lontano,
 né sia più a noi molesto
 un torbido pensier.
 
 ARTASERSE
520Eccomi, o della Persia
 fidi sostegni, del paterno soglio
 le cure a tollerar. Son del mio regno
 sì torbidi i principi e sì funesti
 che l'inesperta mano
525teme di questo avvicinarsi al freno;
 voi che nudrite in seno
 zelo, valore, esperienza e fede,
 dell'affetto in mercede
 che 'l mio gran genitor vi diede in dono,
530siatemi scorta in su le vie del trono.
 MEGABISE
 Mio re, chiedono a gara
 e Mandane e Semira a te l'ingresso.
 ARTASERSE
 Oh dei! Vengano. Io vedo (Parte Megabise)
 qual diversa cagione entrambe affretta.