Attilio Regolo, libretto, Napoli, Flauto, 1761

 SCENA XI
 
 BARCE sola
 
 BARCE
 Che barbaro destino
 sarebbe il mio, se Amilcare dovesse
 pur di nuovo a Cartago
 senza me ritornar! Solo in pensarlo
435mi sento... Ah no; speriam più tosto. Avremo
 sempre tempo a penar. Non è prudenza
 ma follia de' mortali
 l'arte crudel di presagirsi i mali.
 
    Sempre è maggior del vero
440l'idea d'una sventura
 al credulo pensiero
 dipinta dal timor.
 
    Chi stolto il mal figura
 affretta il proprio affanno
445ed assicura un danno
 quando è dubbioso ancor. (Parte)
 
 Fine dell’atto primo