Attilio Regolo, libretto, Napoli, Flauto, 1761

 SCENA V
 
 REGOLO, poi ATTILIA
 
 REGOLO
 E Publio non ritorna!
 E Manlio... Oimè! Che rechi mai sì lieta,
 sì frettolosa Attilia?
 ATTILIA
                                       Il nostro fato
1085già dipende da te; già cambio o pace
 fida a' consigli tuoi
 Roma non vuol; ma rimaner tu puoi.
 REGOLO
 Sì col rossor...
 ATTILIA
                            No; su tal punto il sacro
 Senato pronunciò. L'arbitro sei
1090di partir, di restar. Giurasti in ceppi;
 né obbligar può sé stesso
 chi libero non è.
 REGOLO
                                 Libero è sempre
 chi sa morir. La sua viltà confessa
 chi l'altrui forza accusa.
1095Io giurai, perché volli;
 voglio partir, perché, giurai.