La clemenza di Tito, libretto, Stoccarda, Cotta, 1753

 MANDANE
                                           Perdona; è vero.
 Il desio d’esser grata
1010mi trasportò. Dovea pensar che il solo
 premio dell’alme grandi
 son l’opre lor. Chi giunse,
 e tu ben vi giungesti, al grado estremo
 d’una eroica virtù tutto ritrova,
1015tutto dentro di sé. Pieno si sente
 d’un sincero piacer, d’una sicura
 tranquillità che rappresenta in parte
 lo stato degli dei. Di’? Tu lo provi?
 Non è così?
 MITRIDATE
                        Sì; né di questa invece
1020torrei di mille imperi...
 MANDANE
                                             Anima vile!
 Traditor! Scellerato!
 MITRIDATE
                                        Io principessa!
 Io!
 MANDANE
         Sì. Credevi, o stolto,
 le tue frodi occultar? Speravi, iniquo,
 che invece del mio figlio il tuo dovessi
1025stringermi al sen? No perfido, io non sono
 tanto in odio agli dei. Ciro ho perduto;
 ma so perché; so chi l’uccise; e voglio
 e posso vendicarmi.
 MITRIDATE