La clemenza di Tito, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1771

 SCENA X
 
 MANDANE e CIRO
 
 MANDANE
 Ciro attendimi; io temo
 qualche nuova sventura. Il mio consorte
1175voglio seguir. Te d’Arpago l’avviso
 ritrovi in questo loco.
 CIRO
                                          Or che paventi?
 MANDANE
 Figlio mio nol so dir, tremo per uso
 avvezzata a tremar. Sempre vicino
 qualche insulto mi par del mio destino.
 
1180   Del mar talora,
 fra i venti e l’onde
 scorre la prora,
 né mai gioconde
 vede le stelle
1185a scintillar.
 
    Così fra’ torbidi,
 confusi affetti
 vinto il mio spirito,
 tra’ folli oggetti,
1190qual nave instabile
 suol vacillar. (Parte)
 
 SCENA XI
 
 CIRO e poi ARPALICE
 
 CIRO
 Ah tramonti una volta
 questo torbido giorno e sia più chiaro