La clemenza di Tito, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1771

 SCENA IV
 
 SERVILIA e PUBLIO
 
 SERVILIA
 Publio, che inaspettato
 accidente funesto!
 PUBLIO
                                    Ah voglia il cielo
445che un'opra sia del caso e che non abbia
 forse più reo disegno
 chi destò quelle fiamme.
 SERVILIA
                                                Ah tu mi fai
 tutto il sangue gelar.
 PUBLIO
                                        Torna, o Servilia,
 a' tuoi soggiorni e non temer. Ti lascio
450quei custodi in difesa e corro intanto
 di Vitellia a cercar. Tito m'impone
 d'aver cura d'entrambe.
 SERVILIA
                                               E ancor di noi
 Tito si rammentò?
 PUBLIO
                                     Tutto rammenta.
 SERVILIA
 Ma sorpreso così, come ha saputo...
 PUBLIO
455Eh Servilia, t'inganni.
 Tito non si sorprende. Un impensato
 colpo non v'è che nol ritrovi armato. (parte)