La clemenza di Tito, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1771

 ARPAGO solo
 
 ARPAGO
125Sicuro è il colpo. Oggi farò palese
 il vero occulto Ciro; oggi il tiranno
 del sacrifizio atteso
 la vittima sarà. Con tanta cura
 lo sdegno mio dissimulai che il folle
130non diffida di me. Sedotti sono,
 fuor che pochi custodi,
 tutti i suoi più fedeli; infin Cambise
 del disegno avvertii. Potete alfine,
 ire mie, scintillar; fuggite ormai
135dal carcere del cor; soffriste assai.
 
    Già l’idea del giusto scempio
 mi rapisce, mi diletta;
 già pensando alla vendetta
 mi comincio a vendicar.
 
140   Già quel barbaro, quell’empio
 fa di sangue il suol vermiglio;
 ed il sangue del mio figlio
 già si sente rinfacciar. (Parte)
 
 SCENA V
 
  Parte interna della capanna abitata da Mitridate con porta in faccia che unicamente v’introduce.
 
 CIRO e MITRIDATE
 
 CIRO
 Come! Io son Ciro? E quanti
145Ciri vi son? Già sul confin del regno
 sai pur che un Ciro è giunto. Il re non venne
 per incontrarlo?
 MITRIDATE
                                 Il re s’inganna. È quello
 un finto Ciro; il ver tu sei.
 CIRO
                                                  L’arcano
 meglio mi spiega; io non l’intendo.