La clemenza di Tito, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1771

 MANDANE
 (Sconsigliata, ah che feci!)
 ASTIAGE
                                                   Anima rea, (A Cambise)
 tu contro il mio divieto
340in Media entrare ardisti? E in finte spoglie?
 E insidiator della mia vita? Ah tale
 scempio farò di te...
 CAMBISE
                                       Le tue minacce
 atterrir non mi fanno.
 Uccidimi, tiranno; al tuo destino
345non fuggirai però. Già l’ora estrema
 hai vicina e nol sai. Sappilo e trema.
 MANDANE
 (Tacesse almen).
 ASTIAGE
                                  Come! Che dici? Oh stelle! (Frettoloso)
 Dove? Quando? In qual guisa?
 Chi m’insidia? Perché? Parla.
 CAMBISE
                                                         Ch’io parli?
350Non aver tal speranza;
 già per farti gelar dissi abbastanza.
 ASTIAGE
 Custodi, olà; della città vicina
 nel carcere più orrendo
 strascinate l’infido.
355Là parlerai.
 CAMBISE
                         Del tuo furor mi rido.