Demofoonte, libretto, Stoccarda, Cotta, 1764

 SCENA V
 
 TIMANTE solo
 
 TIMANTE
250Ma che vi fece, o stelle,
 la povera Dircea che tante unite
 sventure contro lei! Voi che inspiraste
 i casti affetti alle nostr'alme, voi
 che al pudico imeneo foste presenti,
255difendetela, o numi; io mi confondo.
 M'oppresse il colpo a segno
 che il cor mancommi e si smarrì l'ingegno.
 
    Sperai vicino il lido;
 credei calmato il vento;
260ma trasportar mi sento
 fra le tempeste ancor.
 
    E da uno scoglio infido
 mentre salvar mi voglio,
 urto in un altro scoglio
265del primo assai peggior. (Parte)