Demofoonte, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1775

 SCENA IV
 
 Portici.
 
 MATUSIO e TIMANTE
 
 MATUSIO
 E l'unica speranza...
 TIMANTE
660Sì, caro amico, è nella fuga. Invece
 di placarsi a' miei prieghi
 il re più s'irritò. Fuggir conviene
 e fuggire a momenti. Un agil legno
 sollecito provedi. In quello aduna
665quanto potrai di prezioso e caro;
 e là dove fra' scogli
 alla destra del porto il mar s'interna
 m'attendi ascoso. Io con Dircea fra poco
 a te verrò.
 MATUSIO
                      Ma de' custodi suoi...
 TIMANTE
670Deluderò la cura. Ignota via
 v'è chi m'apre all'albergo ov'ella è chiusa.
 Va', che il tempo è infedele a chi ne abusa.
 MATUSIO
 Ah che un raggio del ciel per mio riposo
 la bell'alma ti accende
675e a' mali miei pietoso il cor ti rende. (Parte)