Demofoonte, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1775

 SCENA PRIMA
 
 Cortile interno nel carcere.
 
 TIMANTE ed ADRASTO
 
 TIMANTE
 Taci. E speri ch'io voglia,
885quando muore Dircea, serbarmi in vita,
 stringendo un'altra sposa? E con qual fronte
 sì vil consiglio osi propor?
 ADRASTO
                                                  L'istessa
 tua Dircea lo propone. Ella ti parla
 così per bocca mia. Dice ch'è questo
890l'ultimo don che ti domanda.
 TIMANTE
                                                       Appunto
 perch'ella il vuol, non deggio farlo.
 ADRASTO
                                                                Eppure...
 TIMANTE
 Basta così.
 ADRASTO
                       Pensa signor...
 TIMANTE
                                                    Non voglio,
 Adrasto, altri consigli.
 ADRASTO
                                           Io per salvarti
 pietoso m'affatico...
 TIMANTE
895Chi di viver mi parla è mio nemico.
 ADRASTO
 
    Non odi consiglio?
 Soccorso non vuoi?
 È giusto se poi
 non trovi pietà.
 
900   Chi vede il periglio
 né cerca salvarsi
 ragion di lagnarsi
 del fato non ha. (Parte)