Didone abbandonata, libretto, Roma, de’ Rossi, 1747

 SCENA XII
 
 IARBA e ARASPE
 
 ARASPE
 Dove corri o signore?
 IARBA
 Il rivale a svenar.
 ARASPE
                                   Come lo speri?
 Ancora i tuoi guerrieri
365il tuo voler non sanno.
 IARBA
 Dove forza non val giunga l'inganno.
 ARASPE
 E vuoi la tua vendetta
 colla taccia comprar di traditore!
 IARBA
 Araspe, il mio favore
370troppo ardito ti fe'. Più franco all'opre
 e men pronto ai consigli io ti vorrei.
 Chi son io ti rammenta e chi tu sei. (Parte)