Didone abbandonata, libretto, Roma, de’ Rossi, 1747

 dall’oracol richiesto. Io volo al tempio,
 formo preghiere e voti a’ pié del nume,
 lo consulto di nuovo
10sui casi nostri orribili e funesti
 ma qual risposta, oh dio, tu l’intendesti.
 ADRASTO
 Ne mi so ancor riscuoter dall’orrore.
 Ella è oscura e crudel: ma che vuol farsi?
 Convien piegar la fronte, ove si tratta
15di un decreto divino
 e dal tempo sperar miglior destino.
 DEMOFOONTE
 Miserabil conforto! E sempre intanto
 son costretto a tremar.
 ADRASTO
                                            Per chi signor