Didone abbandonata, libretto, Stoccarda, Cotta, 1763

 SELENE
915Chi di Iarba è seguace
 esser fido non può.
 ARASPE
                                      Bella Selene
 puoi tu sola avanzarti
 a tacciarmi così.
 SELENE
                                 T’accheta e parti.
 ARASPE
 
    Tacerò se tu lo brami
920ma fai torto alla mia fede,
 se mi chiami traditor.
 
    Porterò lontano il piede
 ma placati i sdegni tuoi
 so che poi n’avrai rossor. (Parte)
 
 SCENA XII
 
 SELENE ed ENEA
 
 ENEA
925Allor che Araspe a provocar mi venne
 del suo signor sostenne
 le ragioni con me. La sua virtude
 se condannar pretendi
 troppo quel core ingiustamente offendi.