Didone abbandonata, libretto, Stoccarda, Cotta, 1763

 NETTUNO
 
    Su procelle, omai cessate,
 e negli antri vostri algenti
1335fieri venti ritornate;
 vuò calmato intorno il mar.
 
 No l'emulo Vulcano oggi fra voi
 co' spettacoli suoi la gloria tutta
 solo non otterrà. Gran parte anch'io
1340d'avervene desio. Nereidi belle,
 miei tritoni, sirene e quante mai
 albergan deitadi in fonti e in fiumi
 tutte soggette all'umido mio regno,
 sì, la mia impresa a sostener v'impegno. (A questi accenti i seguaci di Nettuno s’affrettano a vicenda per eseguire gli ordini di lui ed a celebrar colla danza la gloria e il trionfo suo)
 
 Il fine