Ezio, libretto, Stoccarda, Cotta, 1758

 SCENA VIII
 
 VARO solo
 
 VARO
 Folle è colui che al tuo favor si fida,
 instabile fortuna! Ezio felice
575della romana gioventù poc'anzi
 era oggetto all'invidia,
 misura ai voti: e in un momento poi
 così cangia d'aspetto
 che dell'altrui pietà si rende oggetto.
580Purtroppo, o sorte infida,
 folle è colui che al tuo favor si fida.
 
    Nasce al bosco in rozza cuna
 un felice pastorello
 e coll'aure di fortuna
585giunge i regni a dominar.
 
    Presso al trono in regie fasce
 sventurato un altro nasce
 e fra l'ire della sorte
 va gli armenti a pascolar. (Parte)