Ezio, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1772

 SCENA X
 
 EZIO e poi FULVIA
 
 EZIO
 Vedrem se ardisce ancora
350d'opporsi all'amor mio.
 FULVIA
                                             Ti leggo in volto,
 Ezio, l'ire del cor. Forse ad Augusto
 ragionasti di me?
 EZIO
                                   Sì, ma celai
 a lui che m'ami, onde temer non dei.