La favola de’ tre gobbi, libretto, Torino, Cafasso, [1750] (I tre gobbi rivali in amore)

 Conte BELLAVITA e poi MADAMA
 
 CONTE
 
    Madre natura
 tu m'hai tradito
220ma t'ho schernito
 col farmi bello
 con il penello
 come le donne
 sogliono far.
 
225Questa parucca invero,
 questo capel che dalla polve è intriso
 fa risaltar mirabilmente il viso,
 al raggirar di queste
 mie vezzose pupille
230spargo fiamme e faville e questa bocca
 che sembra agl'occhi miei vezzosa e bella
 fa tutto innamorar quando favella.
 Ecco la vaga dea. Presto, presto,
 il nastro, la perucca, i guanti e tutto,
235tutto assetar conviene e gl'occhi e il labro,
 con le dolci parole e dolci sguardi
 si prepari a vibrar saete e dardi.
 Al volto porporino
 di madama graziosa umil m'inchino.
 MADAMA
240Io dalle grazie sue resto stordita
 e riverisco il conte Bellavita.
 CONTE
 Di me non vi dolete
 se tardi mi vedete,
 sono stato finor da certe dame
245che vogliono ballar con fondamento
 a insegnarle di vita il portamento.
 MADAMA
 Già si sa, già si vede,
 la sua vita ben fatta è cosa rara.
 Grazie, vezzi da lei ciascun impara.
 CONTE
250O questo è vero,
 senza parlar del personal mio merito.
 Clima non v'è sì barbaro ed incognito
 che non m'abbia veduto irmene carico
 di trionfi, di belle, d'armi e lettere,
255campion di Marte, di Minerva e Venere
 nell'Italia, nell'Africa e in America
 trecento piazze al mio cospetto cadere;
 messi in un sacco ventitré filosofi
 e settemilla belle a me si resero;
260a queste io vincitor generosissimo
 resi i ritratti ed i biglietti scrittimi
 e solo mille doppie e diversi abiti
 conquistati da me serbai per gloria
 e per aver di lor qualche memoria.
 MADAMA
265(Paratelo).
 CONTE
                       Ho finito.
 MADAMA
 (M'ha anco sbalordito).
 Come con tante vostre innamorate
 potrete amarmi ed esser mio vantate?
 CONTE
 Signora dir si suole
270che per tutti risplender deve il sole,
 in questo mondo, tutti s'innamorano,
 amano gli arboscelli,
 amano gli agnelli,
 amano cani e gatti
275e chi non sente amor son tutti matti.
 
    Quando gli augelli cantano,
 amor li fa cantar
 e quando i pesci guizzano,
 amor li fa guizzar.
 
280   La pecora, la tortora,
 la passera, la lodola
 amor fa giubilar.
 
 MADAMA
 Non si stia a faticare,
 sempre meno dirà di quel che appare;
285ma, se tanto è grazioso,
 sarà anco generoso.
 CONTE
                                      E cos'importa,
 dov'è grazia e beltà,
 non si ricerca generosità.
 MADAMA
 Signor, lei mi perdoni, in questo sbaglia.
290Un amante, ancorché bello e grazioso,
 quando si mostra avaro,
 alla donna non puol esser mai caro.
 CONTE
 Dunque con i miei vezzi
 io non posso da voi sperar affetto?
 MADAMA
295Per me, vi parlo schietto,
 se mi volete innamorar da buono,
 fatte che dell'argento io senta il suono.
 CONTE
 Sarà dunque un amore interessato.
 MADAMA
 Sarà l'amor che dalle donne è usato.
 CONTE
300Parmi di sentir gente.
 MADAMA
                                           Ah dite piano,
 poiché tengo un germano
 ch'è piuttosto cervello stravagante;
 se ci sente vorrà far l'arrogante.
 CONTE
 Tiriamoci più in qua. Torniam un poco
305al discorso di prima,
 per esempio, volendo
 darvi un segno d'amor, quest'orologio,
 dite, saria opportuno?
 MADAMA
 Ah sì, ne ho perso uno
310simile appunto a quello.
 CONTE
 Guardate con che grazia io vel presento.
 MADAMA
 O che grazia gentil! Siete un portento.
 CONTE
 Mi vorrete poi bene?
 MADAMA
                                         Uh tanto, tanto.
 CONTE
 Vi piace il volto mio?
 MADAMA
                                         Siete un incanto.
 CONTE
 
315   Vezzosa gradita.
 Mio dolce tesoro.
 
 MADAMA
 
 Per voi, Bellavita,
 io smanio, io moro.
 
 A DUE
 
 Che dolce contento
320ch'io provo, ch'io sento,
 che brio! Che beltà.
 
 CONTE
 
    Ohimè, sento gente.
 
 MADAMA
 
 No no non è niente.
 Sarà mio fratello.
 
 CONTE
 
325Ha poco cervello,
 tremar ci farà.
 
 MADAMA
 
    Non tema di nulla;
 stia fermo, stia qua.
 
 PARPAGNACCO
 
    Padron riverito.
 
 CONTE
 
330Son servo obbligato.
 
 PARPAGNACCO
 
 È tutto compito. (A madama)
 
 CONTE
 
 È assai ben creato. (A madama)
 
 MADAMA
 
 Sorella li sono,
 spiacermi non sa.
 
 PARPAGNACCO, CONTE
 
335   (E fratello più buono
 di lui non si dà).
 
 MADAMA
 
    Per fino ch'ei parte,
 celatevi là. (Piano a Parpagnacco)
 
 PARPAGNACCO
 
 È troppa bontà.
 
 MADAMA
 
340   Andate in disparte, (Piano al conte)
 che poi partirà.
 
 CONTE
 
 È troppa bontà.
 
 PARPAGNACCO, CONTE
 
    Li son servitore.
 Comandi signore
345ma con libertà. (Si ritirano)
 
 MADAMA
 
    O questa sì ch'è bella!
 M'hanno creduto affé.
 
 BALOCCO
 
    Non c'è più nissuno,
 to... to... to... tocca a me.
 
 MADAMA
 
350   E questo bel Balocco
 da me cosa vorrà?
 
 BALOCCO
 
    Mia ca... ca... ca... cara.
 
 MADAMA
 
 Mio be... be... be... bello.
 
 A DUE
 
 Son qua qua qua.
 
 PARPAGNACCO, CONTE
 
355   Un altro suo fratello
 codesto ancor sarà?
 
 MADAMA
 
    Or son nell'imbroglio,
 non so cosa sarà.
 
 BALOCCO
 
 Son qua qua qua qua.
 
 PARPAGNACCO, CONTE
 
360   Ebben quanti fratelli
 avete mia signora?
 
 MADAMA
 
 Padroni cari e belli,
 io non glielo so dire.
 
 PARPAGNACCO
 
    Voi siete menzogniera.
 
 CONTE
 
365Voi siete lusinghiera.
 
 A DUE
 
 Scoperta siete già.
 
 MADAMA
 
    Andate, che vi mando;
 andate via di qua.
 
 BALOCCO
 
 Co... cosa mai sarà.
 
370   Che razza maledetta.
 
 A QUATTRO
 
 Che rabbia che mi fa.
 
 Il fine della prima parte