La favola de’ tre gobbi, libretto, Torino, Cafasso, [1750] (I tre gobbi rivali in amore)

 va gli armenti a pascolar. (Parte)
 
 SCENA IX
 
  Galleria di statue e specchi con sedili intorno, fra’ quali uno innanzi dalla mano destra capace di due persone. Gran balcone aperto in prospetto, dal quale vista di Roma.
 
 ONORIA e MASSIMO
 
 ONORIA
 Massimo, anch’io lo veggo, ogni ragione
 Ezio condanna. Egli è rival d’Augusto;
900al suo merto, al suo nome
 crede il mondo sogetto; e poi che giova
 mendicarne argomenti? Io stessa intesi
 le sue minacce, ecco l’effetto. E pure
 incredulo il mio core
905reo non sa figurarlo e traditore.
 MASSIMO
 Oh virtù senza pari! È questo invero
 eccesso di clemenza. E chi dovrebbe
 più di te condannarlo? Ei ti disprezza,
 ricusa quella mano
910contesa dai monarchi. Ogni altra avria...
 ONORIA
 Ah dell’ingiuria mia