La favola de’ tre gobbi, libretto, Bonn, Rommerskirchen, 1764 (Madama Vezzosa)

 VEZZOSA (Vestita alla veneziana, con zendala)
 Ola! Ola fermeve;
 cosa diavolo feu?
425Dixé, cosa gh'aveu?
 Se ve dixé più robba,
 la stizza ve farà crescer la gobba.
 PARPAGNACCO
 Veneziana gentil chi siete voi?
 BELLAVITA
 Cercate voi di me?
 VEZZOSA
430Domando tutti do, son vegnua qua
 per parte di madama mia padrona,
 a farve riverenza
 e a dire due parole in confidenza.
 PARPAGNACCO
 Dite, dite.
 BELLAVITA
                      Parlate.
 PARPAGNACCO
435V'ascolto con diletto.
 BELLAVITA
 Mi balza il cor per allegria nel petto.
 VEZZOSA
 Lo so che tutti do xé inamorai
 per ella spasemai,
 anca ella la dize
440che zé le so raize.
 La ve vol tutti do per so morosi.
 Ma ghe despiase assai che sié zelosi.
 Savé che zelosia
 del mondo xe bandia?
445No la se usa più. Nualtre donne
 savé che la volemo a nostro modo?
 Chi ne sa secondar
 qualcosa può sperar;
 ma chi tropo pretende e xe ustinà
450li mandemo ben ben de là da Stra.
 Donca penseghe ben.
 O amarla in compagnia, se la ve preme,
 o andarne a far squartar tutti do insieme.
 PARPAGNACCO
 Il dilemma va stretto.
 BELLAVITA
455Non vi è la via di mezzo?
 PARPAGNACCO
 O star cheto o lasciarla?
 BELLAVITA
 O soffrire un compagno o non amarla.
 MADAMA
 (Son due pazzi a consiglio).
 PARPAGNACCO
 Che faccio?
 BELLAVITA
                        A che m'appiglio?
 PARPAGNACCO
460Conte!
 BELLAVITA
                Marchese!
 PARPAGNACCO
                                      Che facciam noi?
 BELLAVITA
 Cosa pensate voi?
 PARPAGNACCO
 Penso che si può amare in compagnia.
 VEZZOSA
 Eccoli già cangiati;
 affé ci son cascati.
 PARPAGNACCO
465Andate da madama.
 BELLAVITA
 E ditele in mio nome...
 PARPAGNACCO
 Che d'amarla con altri io mi contento.
 BELLAVITA
 Purché non lasci me, n'ami anche cento.
 VEZZOSA
 Bravi, così me piase,
470star da buoni compagni; za la donna
 gh'ha el cuor come i meloni,
 una fetta per un contenta tutti.
 Cari i mi cari putti,
 chi crede d'esser solo se ne mente.
475Che le done d'un sol no xe contente.
 PARPAGNACCO
 Dunque andiam da madama.
 VEZZOSA
 No no, aspettela qua,
 che za la vegnirà;
 lassé che vada mi dalla parona
480a portarghe sta niova così buona.
 
    Sieu tanto benedetti,
 o cari sti gobbetti,
 staremo allegramente
 in pace tra de nu.
 
485   Caro quel gobbo,
 caro colù.
 
    Via che la vaga.
 De chi è sti mondi?
 Tutti i xe nostri,
490tutti per nu.
 
    Miré son donna Betta
 che gh'ho la lingua schietta,
 se vu saré zelosi,
 ridicoli saré.
 
495   E chi è geloso?
 Za m'intendé.