La favola de’ tre gobbi, libretto, Venezia, Savioli, 1770

 PARPAGNACCO
 Eh! Lo prenda...
 MADAMA
                                 Via via, lo prenderò...
 PARPAGNACCO
110Dunque, mia cara sposa... (Viene il servo)
 MADAMA
                                                   Con licenza.
 (Il barone Maccacco
 mi viene a visitar? Non so che dire,
 farlo indietro tornar non è creanza.
 Venga pur, ch’io l’attendo in questa stanza). (Parte il servo)
115O gioia mia diletto,
 son imbrogliato assai. Vien mio fratello,
 uomo senza cervello e assai manesco,
 se vi vede con me, voi state fresco.
 PARPAGNACCO
 Dunque che deggio far?
 MADAMA
                                              Io vi consiglio,
120per fuggir il periglio,
 nascondervi colà.
 PARPAGNACCO
                                  Poi, se mi trova?
 MADAMA
 Lasciate far a me.
 Difendervi io prometto.
 PARPAGNACCO
 Che mi spiani la gobba io già m’aspetto. (Si ritira in una camera)
 MADAMA
125Vi vuol un po’ d’ingegno
 a far l’amor con questo e con quell’altro
 e vi vuol pronto labro ed occhio scaltro.
 MACCACCO
 Ma... ma... ma... ma... ma... ma... ma... ma... madama
 vi chie... chiedo perdono.
 MADAMA
130Del barone Maccacco io serva sono.
 MACCACCO
 Cosa fa... fa... fa... fate?
 MADAMA
 Io sto be... be... be... bene.
 MACCACCO
 Non mi co... co... co... co... co... corbellate.
 MADAMA
 Pensi lei; signorsì,
135parl’anch’io qualche volta co... così.
 MACCACCO
 Io son inna... na... na... na... namorato
 di voi, mia be... be... bella,
 viver non po... po... posso
 senza chia... chia... chia... chia... chiamar aita
140da voi che che che siete la mia vita.
 MADAMA
 Che ti venga la rabbia.