Alessandro nell’Indie, libretto, Stoccarda, Cotta, 1760

 L’ALESSANDRO NELL’INDIE
 
 
    Dramma per musica da rappresentarsi nel teatro Ducale di Stutgart festeggiandosi il felicissimo giorno natalizio di sua altezza serenissima Carlo, duca regnante di Wirtemberg e Teck, etcetera, etcetera.
    La poesia è del signor abbate Pietro Metastasio, poeta cesareo. La musica è nuovamente composta dal signor Nicolò Jommelli, direttore di musica e maestro di cappella all’attual servizio di sua altezza serenissima. Lo scenario è di nuova invenzione del signor Innocente Colomba, architetto teatrale di sua altezza serenissima. I balli sono inventati dal signor Francesco Sauveterre, maestro de’ balli di sua altezza serenissima.
    Stutgart, nella stamparia di Cristofero Frederico Cotta, stampatore ducale, anno 1760.
 
 
 ARGOMENTO
 
    La nota generosità usata da Alessandro il Grande verso Poro, re di una parte dell’Indie, a cui più volte vinto e prigioniero rese i regni e la libertà, è l’azione principale del dramma. Servono a questo di episodi gli artifici di Cleofide, regina di un’altra parte dell’Indie, la quale, benché innamorata di Poro seppe guadagnare il genio d’Alessandro e conservarsi per questo mezzo nel trono.
    Comincia la rappresentazione dalla seconda disfatta di Poro.
    La scena è su le sponde dell’Idaspe, in una delle quali è il campo di Alessandro e nell’altra la reggia di Cleofide.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo: campo di battaglia su le rive dell’Idaspe, tende e carri roversciati, soldati dispersi, armi, insegne ed altri avanzi dell’esercito di Poro disfatto da Alessandro; recinto di palme e cipressi con picciolo tempio nel mezzo dedicato a Bacco nella reggia di Cleofide; gran padiglione d’Alessandro vicino all’Idaspe con vista della reggia di Cleofide su l’altra sponda del fiume.
    Nell’atto secondo: campagna sparsa di fabriche antiche, con tende ed allogiamenti militari, preparati da Cleofide per l’esercito greco, ponte su l’Idaspe, campo numeroso di Alessandro disposto in ordinanza di là dal fiume con elefanti, torri, carri coperti e macchine da guerra; gabinetti nella reggia di Cleofide.
    Nell’atto terzo: portici de’ giardini reali; tempio magnifico dedicato a Bacco, con rogo nel mezzo che poi si accende.
 
 
 PERSONAGGI
 
 ALESSANDRO
 (il signor Arcangelo Cortoni)
 PORO re di una parte dell’Indie, amante di Cleofide
 (il signor Ferdinando Mazzanti)
 CLEOFIDE regina di un’altra parte dell’Indie
 (la signora Maria Masi Giura)
 ERISSENA sorella di Poro
 (la signora Monaca Buonani)
 GANDARTE generale dell’armi di Poro, amante di Erissena
 (il signor Francesco Guerrieri)
 TIMAGENE confidente d’Alessandro e nemico occulto del medesimo
 (il signor Francesco Bozzi)
 
 Comparse di sagri ministri, coro di baccanti, nobili; guardie reali, soldati macedoni di Alessandro; guardie reali, soldati indiani del seguito di Cleofide, altri indiani che portano i doni del seguito di Cleofide; soldati indiani del seguito di Poro, guastatori, marinai, paggi, popolo.
 
 BALLI
 
    Nel fine dell’atto primo: di mogolli.
    Nel fine dell’atto secondo: di Orfeo che disceso negl’Inferni per cercare la sua cara Euridice la trova finalmente ne’ campi elisi fra l’ombre felici.
    Nel fine dell’atto terzo: di ninfe, satiri ed altre divinità che celebrano l’imeneo di Poro e Cleofide.