Alessandro nell’Indie, libretto, Stoccarda, Cotta, 1760

 SCENA X
 
 Gabinetti nella reggia di Cleofide.
 
 CLEOFIDE e GANDARTE
 
 GANDARTE
 E tentò di svenarti? E a questo eccesso
960del geloso mio re giunse il furore?
 CLEOFIDE
 Fu trasporto d'amor.
 GANDARTE
                                         Barbaro amore.
 CLEOFIDE
 Ma giacché il ciel pietoso
 dall'onde ti salvò, perché qui vieni
 nuovi perigli ad incontrar? Tu vedi
965qual'armi, quai custodi
 circondan questa reggia.
 GANDARTE
                                               E in altra parte
 neghittoso restar dovrà Gandarte?
 CLEOFIDE
 E se intanto Alessandro
 aggrava anche il tuo piè de' lacci suoi,
970chi più rimane in libertà per noi?
 Ei vien. Parti.
 GANDARTE
                             Non sia
 mai ver ch'io t'abbandoni.
 CLEOFIDE
                                                   Ah, dal suo ciglio
 celati per pietà.
 GANDARTE
                                Numi, consiglio. (Si nasconde)