Il filosofo di campagna, partitura ms. F-Pn, 1755 (Il filosofo)

 SCENA PRIMA
 
 EUGENIA con ramo di gelsomini, LESBINA con una rosa in mano
 
 EUGENIA
 
    Candidetto gelsomino
 che sei vago in sul mattino,
 perderai, vicino a sera,
 la primiera tua beltà.
 
 LESBINA
 
5   Vaga rosa, onor de' fiori,
 fresca piaci ed innamori
 ma vicino è il tuo flagello
 e il tuo bello sparirà.
 
 A DUE
 
    Tal di donna la bellezza
10più ch'è fresca, più s'apprezza,
 s'abbandona allor che perde
 il bel verde dell'età.
 
 EUGENIA
 Basta basta non più,
 che codesta canzon Lesbina mia
15troppo mi desta in sen malinconia.
 LESBINA
 Anzi cantarla spesso
 padrona io vi consiglio
 per fuggir della rosa il rio periglio.
 EUGENIA
 Ah! Che sotto d'un padre
20asprissimo e severo
 far bon uso non spero
 di questa età che della donna è il fiore;
 troppo, troppo nemico ho il genitore.
 LESBINA
 Pur delle vostre nozze
25l'ho inteso ragionar.
 EUGENIA
                                       Nozze infelici
 sarebbero al cuor mio le divisate
 dall'avarizia sua. Dell'uomo vile,
 che Nardo ha nome, ei mi vorrà consorte,
 l'abborisco e mi scelgo anzi la morte.
 LESBINA
30Non così parlereste
 se ei proponesse al vostro cuor Rinaldo.
 EUGENIA
 Lesbina oimè...
 LESBINA
                               V'ho fatto venir caldo?
 Vi compatisco, un cavalier gentile,
 in tutto a voi simile,
35nell'età, nel costume e nell'amore,
 far potrebbe felice il vostro cuore.
 EUGENIA
 Ma il genitor mi niega...
 LESBINA
 Si suplica, si prega,
 si sospira, si piagne e se non basta
40si fa un po' la sdegnosa e si contrasta.
 EUGENIA
 Ah mi manca il coraggio.
 LESBINA
                                                Io vi offerisco
 quel che so, quel che posso. È ver che sono
 in un'età da non prometter molto;
 ma posso se m'impegno
45far valere per voi l'arte e l'ingegno.
 EUGENIA
 Cara di te mi fido. Amor, pietade
 per la padrona tua serba nel seno;
 se non felice appieno,
 almen fa' ch'io non sia sì sventurata.
 LESBINA
50Meglio sola che mal accompagnata;
 così volete dir, sì sì v'intendo.
 EUGENIA
 Dunque da te qualche soccorso attendo.
 
    Se perde il caro lido
 sopporta il mar che freme,
55lo scoglio è quel che teme
 il misero nocchier.
 
    Lontan dal caro bene
 soffro costante e peno;
 ma questo core almeno
60rimanga in mio poter.