Il filosofo di campagna, partitura ms. F-Pn, 1755 (Il filosofo)

 SCENA III
 
 RINALDO e LA LENA
 
 RINALDO
 Ninfa gentile, al vostro amor son grato,
1235in braccio al mio contento
 per voi andrò...
 LENA
                               Fermatevi un momento.
 Se grato esser volete
 qualche cosa potete
 fare ancora per me.
 RINALDO
                                       Che non farei
1240per chi fu sì pietosa a' desir miei?
 LENA
 Son contadina, è vero,
 ma ho massime civili e buona dote,
 son di Nardo nipote,
 maritarmi vorrei con civiltà,
1245da voi che siete un cavalier compito
 secondo il genio mio spero marito.
 RINALDO
 Ritrovar si potrà.
 LENA
                                  Ma fate presto,
 se troppo in casa resto
 col zio, che poco pensa alla nipote,
1250perdo e consumo invan la miglior dote.
 
    Ogn'anno passa un anno,
 l'età non torna più;
 passar la gioventù
 io non vorrei così,
1255ci penso notte e dì.
 
    Vorrei un giovinetto
 civile, graziosetto,
 che non dicesse no,
 quando io gli chiedo un sì.