Il filosofo di campagna, libretto, Siena, Bonetti, 1756

 SCENA V
 
 NARDO, poi LESBINA
 
 NARDO
 Nato son contadino,
1280non ho studiato niente
 ma però colla mente
 talor filosofando a discrezione
 trovo di molte cose la ragione
 e vedo chiaramente
1285ch'interesse, superbia, invidia e amore
 hanno la fonte lor nel nostro cuore.
 LESBINA
 Ma capperi! Si vede,
 affé, che mi volete poco bene,
 nel giardino v'aspetto e non si viene.
 NARDO
1290Un affar di premura
 m'ha trattenuto un poco.
 Concludiam, se volete, in questo loco.
 LESBINA
 Il notaro dov'è?
 NARDO
                                Là dentro. Ei scrive
 il solito contratto
1295e si faranno i due sponsali a un tratto.
 LESBINA
 Ma se Eugenia fuggì...
 NARDO
                                           Fu ritrovata.
 Là dentro è ricovrata.
 E si fa con Rinaldo l'istrumento.
 LESBINA
 Don Tritemio che dice?
 NARDO
                                              Egli è contento.
 LESBINA
1300Dunque quando è così, facciamo presto.
 Andiam, caro sposino.
 NARDO
 Aspettate Lesbina anche un pochino.
 LESBINA
 (Non vorrei che venisse...)
 NARDO
                                                   A me badate.
 Prima che mia voi siate,
1305a voi vuo' render note
 alcune condizion sopra la dote.
 LESBINA
 Qual dote dar vi possa
 voi l'intendeste già.
 Affetto ed onestà,
1310modestia, ritrosia
 ed un poco di buona economia.
 NARDO
 Così mi basta e appunto
 di questo capital, che apprezzo molto,
 intendo ragionar.
 LESBINA
                                   Dunque v'ascolto.
 NARDO
1315In primis che l'affetto
 non sia troppo né poco,
 perché il poco non basta e il troppo annoia
 e la mediocrità sempr'è una gioia.
 LESBINA
 Com'ho da regolarmi
1320per star lontana dagli estremi?
 NARDO
                                                          Udite.
 Per fuggir ogni lite,
 siate amorosa, se il marito è in vena;
 non lo state a seccar, se ha qualche pena.
 LESBINA
 Così farò.
 NARDO
                     Sul punto
1325della bella onestà
 non v'è mediocrità. Sia bella o brutta
 la sposa d'un sol uom dev'esser tutta.
 Circa l'economia potrete qui
 regolarvi così:
1330del marito il voler seguire ognora
 e non far la padrona e la dottora.
 LESBINA
 Così farò, son della pace amica.
 Obbedirvi sarà minor fatica.
 NARDO
 Or mi sovvien che un altro capitale
1335m'offeriste di lingua.
 LESBINA
                                         È ver.
 NARDO
                                                       Se questo
 mi riuscirà molesto,
 in un più necessario il cambierò.
 LESBINA
 Ho inteso il genio vostro.
 Siate ben persuaso
1340ch'io mai vorrò spiacervi in verun caso.
 NARDO
 Quand'è così, mia cara,
 porgetemi la mano.
 LESBINA
                                       Eccola pronta.
 NARDO
 Del nostro matrimonio
 invochiamo Cupido in testimonio.
 LESBINA
 
1345   Per te caro Nardino
 mi sento in petto amor.
 Tu sei il mio sposetto,
 a te consacro il cor.
 
 A DUE
 
    Con cimbali, piferi e timpani
1350sarai il mio sposetto
 acciò non peni più.
 
 NARDO
 
    Per te cara Lesbina
 mi sento in petto amor.
 Tu sei la mia carina,
1355a te ne dono il cor.
 
    Con cimbali, piferi e timpani
 sarai la mia sposetta
 acciò non peni più.