Il filosofo di campagna, libretto, Roma, Puccinelli, 1757 (La serva astuta)

 Che volete voi qui?
 
 MENGONE e detti
 
 MENGONE
                                      Con sua licenza,
 alla sposa vorrei far riverenza.
 DON TRITEMIO
255Ora la chiamarò.
 NARDO
 Concludiamo le nozze.
 DON TRITEMIO
                                           Io presto fo. (Parte)
 MENGONE
 Signor zio com'è bella?
 NARDO
 La vedrai; è una stella.
 MENGONE
 È galante? È graziosa?
 NARDO
260È galante, è gentile ed amorosa.
 MENGONE
 Mi vorrà ben?
 NARDO
                             Si vede
 da un certo non so che
 che l'ha la madre sua fatta per me,
 appena ci siam visti,
265un incognito amor di simpatia
 ha messo i nostri cuori in allegria.
 
    Son pien di giubilo,
 ridente ho l'animo,
 nel sen mi palpita
270brillante il cor.
 
 MENGONE
 
    Il vostro giubilo
 nelle mie viscere
 risveglia ed agita
 novello ardor.
 
 LESBINA
 
275   Sposino amabile,
 per voi son misera,
 mi sento mordere
 dal dio d'amor.
 
 NARDO
 
    Vieni al mio seno
280sposina mia.
 
 MENGONE
 
 Signora zia
 a voi m'inchino.
 
 A TRE
 
 Dolce destino,
 felice amor.
 
 LESBINA
 
285   Parto parto il genitore.
 
 NARDO
 
 Perché parti?
 
 LESBINA
 
                            Il mio rossore
 non mi lascia restar qui. (Parte)
 
 NARDO
 
    Vergognosetta
 la poveretta
290se ne fuggì.
 
 MENGONE
 
    Se fossi in lei
 non fuggirei
 chi mi ferì.
 
 DON TRITEMIO
 
    La ricerco e non la trovo.
295Oh che smania in sen io provo!
 Dove diavolo sarà.
 
 NARDO, MENGONE A DUE
 
 Ah ah ah!
 
 DON TRITEMIO
 
    L'ho cercata su e giù,
 l'ho cercata qua e là.
 
 NARDO, MENGONE A DUE
 
300Ah ah ah! (Ridendo)
 
 DON TRITEMIO
 
 Voi ridete? Come va?
 
 NARDO
 
 Fin adesso è stata qua.
 
 DON TRITEMIO
 
 Dov'è andata?
 
 MENGONE
 
                             È andata là.
 
 DON TRITEMIO
 
 Quando è là la trovarò
305e con me la condurrò.
 
 NARDO
 
    Superar il genitore
 potrà ben il suo rossore.
 
 MENGONE
 
 Non è tanto vergognoso
 il suo core con lo sposo.
 
 NARDO, MENGONE A DUE
 
310Si confonde nel suo petto
 il rispetto con l'amor.
 
 LESBINA
 
    Presto presto sposo bello
 via porgetemi l'anello
 che la sposa allor farò.
 
 MENGONE
 
315Questa cosa far si può.
 
 NARDO
 
 Ecco, ecco ve lo do. (Gli dà l’anello)
 
 LESBINA
 
    Torna il padre, vado via.
 
 NARDO
 
 Ma perché tal ritrosia?
 
 LESBINA
 
 Il motivo non lo so.
 
 MENGONE
 
320Dallo sposo non fuggite.
 Compatite, tornerà. (Parte)
 
 NARDO
 
    Caso raro, caso bello.
 
 MENGONE
 
 Una sposa coll'anello
 ha rossor del genitor.
 
 DON TRITEMIO
 
325   Non la trovo.
 
 NARDO, MENGONE A DUE
 
                              Ah ah ah! (Ridendo)
 
 DON TRITEMIO
 
 Voi ridete?
 
 NARDO, MENGONE A DUE
 
                        È stata qua.
 
 MENGONE
 
 Collo sposo ha favellato.
 
 NARDO
 
 E l'anello già le ho dato.
 
 DON TRITEMIO
 
 Alla figlia?
 
 NARDO, MENGONE
 
                       Signorsì.
 
 DON TRITEMIO
 
330Alla sposa?
 
 NARDO, MENGONE
 
                        Messersì.
 
 DON TRITEMIO
 
 Quel ch'è fatto fatto fia.
 
 A TRE
 
 Stiamo dunque in allegria,
 che la sposa vergognosa
 alla fin si cangerà
335e l'amore nel suo core
 con piacer trionferà.
 
 Il fine della prima parte