Antigono, libretto, Lucca, Benedini, 1746

 SCENA VII
 
 ANTIGONO ed ISMENE
 
 ANTIGONO
600L'arcano io non intendo.
 ISMENE
                                               È Berenice
 già d'Alessandro amante. A lui la mano
 consorte oggi darà; questo è l'arcano.
 ANTIGONO
 Che?
 ISMENE
             L'afferma Alessandro.
 ANTIGONO
                                                       E Berenice
 disporrà d'una fede
605che a me giurò? Di sì gran torto il figlio
 mi sarà messaggier? Mi chiama amico
 per ischerno Alessandro? A questo segno
 che fui re si scordò? No. Comprendesti
 male i suoi detti. Altro sarà.
 ISMENE
                                                     Purtroppo
610padre egli è ver. Troppo l'infido io vidi
 lieto del suo delitto.
 ANTIGONO
 Taci. E qual gioia hai di vedermi afflitto. (Parte)