Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Torino, Stamperia Reale, 1752 (Il mondo al rovescio o sia Le donne che comandano)

 SCENA VII
 
 CINTIA, poi TULLIA
 
 CINTIA
 Oh quanto mi fan ridere
280con questo sospirar, con questo piangere,
 gli uomini non s'avveggono
 che quanto più le pregano
 le donne insuperbite più diventano
 e gli amanti per giuoco allor tormentano.
 TULLIA
285Cintia, che mai faceste
 al povero Giacinto? Egli sospira.
 Egli smania e delira;
 ah, se così farete,
 l'impero di quel cor voi perderete.
 CINTIA
290Anzi più facilmente
 lo perderei colla pietade e i vezzi.
 Gli uomini sono avvezzi
 per la soverchia nostra
 facilità del sesso
295a saziarsi di tutto e cambiar spesso.
 
    Giovinotti innamorati
 io di voi mi prendo giuoco
 nel vedervi sospirar.
 
    A me piace il mio rigor.
300Quando l'uom si sfoga in pianto,
 scherzo, rido e god'intanto
 dal piacer di trionfar.