Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Torino, Stamperia Reale, 1752 (Il mondo al rovescio o sia Le donne che comandano)

 SCENA V
 
 AURORA, CINTIA e le donne tutte armate di strali ed aste corrono alla riva per arrestare i naviganti. Nell’uscire di dette donne s’ode dall’orchestra il suono di timpani e trombe che fa tacere il concerto della barca
 
 CINTIA
 Olà, voi che venite
 a questi del piacer lidi felici,
620dite, venite amici ovver nemici?
 FERRAMONTE
 Amici, amici siamo. (Dalla prora della barca)
 Da voi, belle, veniamo
 a domandar favori,
 a servire e goder de' vostri amori.
 CINTIA
625Quand'è così, scendete
 e voi donne arrestateli
 e senza discrezione imprigionateli. (Sbarcano Ferramonte e tutti gli naviganti; e frattanto si suona alternativamente nella barca e nell’orchestra)
 AURORA
 (Più che s'accresce il regno,
 più in me cresce il desio di regnar sola).
 CINTIA
630Spiacemi che fra noi
 questi bei giovinotti
 divider ci conviene.
 Se sola regnarò, starò più bene.
 CORO (In cui cantano anco Giacinto e Graziosino)
 
    Presto, presto, alla catena,
635alla nova servitù,
 
    non fa scorno e non dà pena
 volontaria schiavitù. (Partono tutti, fuorché Rinaldino e Ferramonte)