Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Lipsia, 1754

 SCENA IX
 
 GIACINTO, poi AURORA
 
 GIACINTO
 Esser dovrò crudele,
 per piacer al mio ben? Sì sì si faccia,
820si svenino, si uccidino
 queste nemiche femine
 ma piano per mia fé;
 se uccidessero poi le donne me?
 Vorrei e non vorrei;
825sono fra il sì ed il no,
 penserò, studierò, risolverò.
 AURORA
 (Come? Giacinto armato?)
 GIACINTO
 (Ecco la prima a cui
 dovrò ferir il seno,
830ah! che se la rimiro io vengo meno).
 AURORA
 (Parla fra sé. Pavento
 di qualche tradimento).
 GIACINTO
 (Orsù, vi vuol coraggio;
 con un colpo improviso
835l'ucciderò senza mirarla in viso).
 AURORA
 Giacinto.
 GIACINTO
                    (Ah bella voce!)
 AURORA
 Che fate voi?
 GIACINTO
                           Non so.
 AURORA
 Mi volete svenar?
 GIACINTO
                                   Signora no.
 AURORA
 Che fate di quel brando?
 GIACINTO
840Son un novello immitator d'Orlando.
 AURORA
 Datelo a me.
 GIACINTO
                          Non posso.
 AURORA
                                                E perché mai?
 GIACINTO
 Perché... Nol posso dir... perché giurai.
 AURORA
 Ah crudele, ah spietato,
 ah sconoscente, ingrato!
845Vi conosco, v'intendo.
 Forse di Cintia per gradir l'affetto
 mi volete cacciar la spada in petto.
 GIACINTO
 Oh dio!
 AURORA
                  Via traditore,
 se avete tanto core,
850trafiggetemi pure; eccovi il seno.
 GIACINTO
 Ahi che non posso più; già vengo meno. (Gli cade la spada di mano)
 AURORA
 Or questa spada è mia. (La prende)
 GIACINTO
 Pietà per cortesia.
 AURORA
 Cosa meritereste!
 GIACINTO
855Chiedo la vita in dono.
 AURORA
 Caro il mio Giacintino io vi perdono.
 Basta sol che mi dite
 chi vi diè questa spada ed a qual fine.
 GIACINTO
 Nol posso dire.
 AURORA
                              Ingrato!
860Io vi dono la vita
 e un leggiero favor voi mi negate?
 Voi volete che io mora.
 GIACINTO
                                            Ah no, fermate.
 Tutto, tutto dirò; Cintia volea...
 AURORA
 Basta così; la rea
865Cintia sola sarà, voi tutto amore,
 siete bello di volto e bel di core.
 GIACINTO
 Ah non merto da voi
 della vostra bontà sì belli effetti.
 Io son mortificato.
870Sono... Non so che dir. Son incantato.
 
    Discorriamo come va;
 miei signori già si sa
 che la donna è un diavolino,
 sì signori un diavolino,
875non è vero? Signorsì.
 
    Mi dirà vosignoria:
 «È tua moglie fedelona?»
 Voi direte: «Quella è buona;
 questo poi mi fa tremar».
 
880   Se colei... Non so che dire;
 essa poi... Sia maledetto,
 sento proprio il mio cervello
 che mi pare un molinello
 che girando se ne va.