Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Praga, Prussa, 1754 (Il mondo alla roverscia)

 SCENA IV
 
 AURORA, poi GRAZIOSINO
 
 AURORA
 Che piacer, che diletto
 puol recar alla donna il fier rigore!
95Il trattar con amore
 gl'uomini a noi soggetti
 soffrir li fa la servitude in pace
 e la femina gode e si compiace.
 Io, fra quanti son presi ai lacci nostri,
100amo il mio Graziosino,
 amoroso, fedele e semplicino,
 e lo tratto, perché mi adori e apprezzi,
 con soavi parole e dolci vezzi.
 Elà! (Esce un servo) Venga qui tosto
105Graziosino, lo schiavo a me soggetto. (Parte il servo)
 Infatti il poveretto
 merita ch'io gli faccia buona ciera,
 se mi serve e mi fa da cameriera.
 Eccolo ch'egli viene. Ehi Graziosino.
 GRAZIOSINO
110Signora. (Viene facendo le calze)
 AURORA
                    Cosa fate?
 GRAZIOSINO
 Lavoro in fretta in fretta
 e in tre mesi ho fatt'io mezza calzetta.
 AURORA
 Lasciate il lavorar. Venite qui.
 GRAZIOSINO
 Bene, signora sì.
 AURORA
115Obbedirete sempre i cenni miei?
 GRAZIOSINO
 Io faccio quello che comanda lei.
 AURORA
 Caro il mio Graziosino,
 siete tanto bellino.
 GRAZIOSINO
 Mi fate vergognar.
 AURORA
                                     Vi voglio bene
120e vederete del mio amore il frutto.
 GRAZIOSINO
 Queste parole mi consolan tutto.
 AURORA
 Baciatemi la mano.
 GRAZIOSINO
                                      Gnora sì.
 AURORA
 Perché voi mi piacete,
 vi fo queste finezze.
 GRAZIOSINO
125Oh benedette sian le mie bellezze.
 AURORA
 Ma vuo' che siate attento
 a servirmi, qualora vi comando.
 La mattina per tempo
 mi recherete il cioccolate al letto;
130mi scalderete i panni;
 mi dovrete allestir la tavoletta;
 starete in anticamera aspettando
 per entrar il comando;
 e se verranno visite a trovarmi
135voi dovrete avisarmi
 e, come fanno i buoni servitori,
 voi dovrete aspettar e star di fuori.
 GRAZIOSINO
 Di fuori?
 AURORA
                    Di fuori.
 GRAZIOSINO
 E dentro?
 AURORA
                      Signor no,
140aspettar voi dovrete.
 GRAZIOSINO
                                        Aspetterò.
 AURORA
 Se farete così, vi vorrò bene.
 GRAZIOSINO
 Sì cara, farò tutto.
 Farò la cameriera;
 farò la cuciniera;
145farò tutte le cose più triviali;
 laverò le scudele e gli orinali.
 AURORA
 In cose tanto abbiette
 impiegarvi non vuo'. Voi siete alfine
 il mio caro, il mio bello,
150il mio amor tenerello,
 il mio fedele amato Graziosino,
 tanto caro al mio cor, tanto bellino.
 
    Quegl'occhietti sì furbetti
 m'hanno fatta innamorar;
155quel bocchino piccinino
 mi fa sempre sospirar.
 
    Caro il mio bene,
 dolce mia spene,
 sempre sempre
160ti voglio amar.
 
    (Ei gode tutto.
 E questo è il frutto
 della lusinga.
 Ami o lo finga
165donna che vuole
 l'uomo incantar).