Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Praga, 1755 (Il mondo alla roverscia o sia Le donne che comandano)

 SCENA V
 
 AURORA, CINTIA e le donne tutte armate di strali ed aste corrono alla riva per arrestare i naviganti. Nell’uscire di dette donne s’ode dall’orchestra il suono di timpani e trombe che fa tacere il concerto della barca
 
 CINTIA
 Olà, voi che venite
665a questi del piacer lidi felici,
 dite, venite amici ovver nemici?
 FERRAMONTE
 Amici, amici siamo. (Dalla prora della barca)
 Da voi, belle, veniamo
 a domandar favori,
670a servire e goder de' vostri amori.
 CINTIA
 Quand'è così, scendete;
 e voi donne arrestateli
 e senza discrezione imprigionateli. (Sbarcano Ferramonte e tutti gli naviganti; e frattanto si suona alternativamente nella barca e nell’orchestra)
 AURORA
 (Più che s'accresce il regno,
675più in me cresce il desio di regnar sola).
 CINTIA
 (Spiacemi che fra noi
 questi bei giovinotti
 divider ci conviene.
 Se sola regnerò, starò più bene).
 CORO (In cui cantano anco Giacinto e Graziosino)
 
680   Presto, presto, alla catena,
 alla nuova servitù.
 
    Non fa scorno e non dà pena
 volontaria schiavitù. (Partono tutti fuorché Rinaldino e Ferramonte)