Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Bologna, Sassi, 1756

 SCENA V
 
 AURORA, CINTIA e le donne tutte armate di strali ed aste corrono alla riva per arrestare i naviganti. Nell’uscire di dette donne, s’ode dall’orchestra il suono di timpani e trombe che fa tacere il concerto della barca
 
 CINTIA
675Olà, voi che venite
 a questi del piacer lidi felici,
 dite, venite amici o ver nemici? (Dalla prora della barca)
 FERRAMONTE
 Amici, amici siamo.
 Da voi, belle, veniamo
680a domandar favori,
 a servire e goder de' vostri amori.
 CINTIA
 Quand'è così, scendete;
 e voi donne arrestateli
 e senza discrezione imprigionateli. (Sbarcano Ferramonte e tutti gli naviganti; e frattanto si suona alternativamente nella barca e nella orchestra)
 AURORA
685(Più che s'accresce il regno,
 più in me cresce il desio di regnar sola).
 CINTIA
 Spiacemi che fra noi
 tutta cotesta gente
 divider ci conviene.
690Se sola regnerò starò più bene.
 CORO (In cui cantano anco Giacinto e Graziosino)
 
    Presto, presto, alla catena,
 alla nuova servitù;
 
    non fa scorno e non dà pena
 volontaria schiavitù. (Partono tutti fuorché Rinaldino e Ferramonte)