Il mondo della luna, libretto, Parma, Monti, [1750]

 SCENA IV
 
 ECCLITICO, poi ERNESTO e CECCO
 
 ECCLITICO
 Io la caccia non fo alle sue monete
170ma vorrei, se potessi,
 la sua figlia Clarice,
 custodita con tanta gelosia,
 torla dalle sue mani e farla mia.
 ERNESTO
 Amico, vi son schiavo.
 ECCLITICO
175Servo, signor Ernesto.
 CECCO
                                           Riverisco
 il signor secretario della luna.
 ECCLITICO
 Sei pazzo e tal morrai.
 ERNESTO
                                           Veduto uscire
 ho dalla vostra casa
 il signor Buonafede. È vostro amico?
 ECCLITICO
180Amico ed amicone
 della mia strepitosa professione.
 ERNESTO
 Egli ha una bella figlia.
 ECCLITICO
                                             Anzi n'ha due.
 CECCO
 Anzi rassembra a me
 che colla cameriera n'abbia tre.
 ERNESTO
185Son di Flaminia amante.
 ECCLITICO
 Ed io Clarice adoro.
 CECCO
 Per Lisetta ancor io spasimo e moro.
 ERNESTO
 L'ho chiesta a Buonafede
 ed ei me l'ha negata.
 ECCLITICO
190Spera di maritar le proprie figlie
 con prencipi e signori.
 CECCO
                                            E così spera
 a un conte maritar la cameriera.
 ECCLITICO
 Corrisponde Flaminia all'amor vostro?
 ERNESTO
 Mi ama con tutto il cor.
 CECCO
                                             La mia Lisetta
195per le bellezze mie par impazzita.
 ECCLITICO
 E Clarice è di me pur invaghita.
 Ditemi, vogliam noi
 rapirle a questo pazzo?
 ERNESTO
                                             Il ciel volesse!
 ECCLITICO
 Secondatemi dunque e non temete.
 CECCO
200Un ottimo mezzan so che voi siete.
 ECCLITICO
 A danar come state?
 ERNESTO
                                        Quando occorra,
 io vuoterò l'erario.
 CECCO
 Io sacrificherò tutto il salario.
 ECCLITICO
 Andiamo. Ho un machinista
205che prodigi sa far. Con il mio ingegno
 oggi di far m'impegno
 che il signor Buonafede, ch'è un baggiano,
 le tre donne ci dia colla sua mano.
 CECCO
 Oh bravo!
 ERNESTO
                      E come mai?
 ECCLITICO
                                                Tutto saprete.
210Preparate monete,
 preparate di far quel che dirò
 e la parola mia vi manterrò.
 
    Un poco di danaro,
 un poco di giudizio
215ci vuol per quel servizio,
 voi m'intendete già.