Il mondo della luna, libretto, Firenze, Giovannelli, 1751

 SCENA IV
 
 ECCLITTICO, poi ERNESTO e MOSCA
 
 ECCLITTICO
 Io la caccia non fo alle sue monete
170ma vorrei, se potessi,
 la sua figlia Clarice,
 custodita con tanta gelosia,
 torla dalle sue mani e farla mia.
 ERNESTO
 Amico, vi son schiavo.
 ECCLITTICO
175Servo, signor Ernesto.
 MOSCA
                                           Riverisco
 il signor secretario della luna.
 ECCLITTICO
 Sei pazzo e tal morrai.
 ERNESTO
                                           Veduto uscire
 ho dalla vostra casa
 il signor Buonafede. È vostro amico?
 ECCLITTICO
180Amico ed amicone
 della mia strepitosa professione.
 ERNESTO
 Egli ha una bella figlia.
 ECCLITTICO
                                             Anzi n'ha due.
 MOSCA
 Anzi rassembra a me
 che colla cameriera n'abbia tre.
 ERNESTO
185Son di Flaminia amante.
 ECCLITTICO
 Ed io Clarice adoro.
 MOSCA
 Per Lisetta ancor io spasimo e moro.
 ERNESTO
 L'ho chiesta a Buonafede
 ed ei me l'ha negata.
 ECCLITTICO
190Spera di maritar le proprie figlie
 con principi e signori.
 MOSCA
                                           E così spera
 a un signor maritar la cameriera.
 ECCLITTICO
 Corrisponde Flaminia all'amor vostro?
 ERNESTO
 Mi ama con tutto il cor.
 MOSCA
                                             La mia Lisetta
195per le bellezze mie par impazzita.
 ECCLITTICO
 E Clarice è di me pur invaghita.
 Ditemi, vogliam noi
 rapirle a questo pazzo?
 ERNESTO
                                             Il ciel volesse!
 ECCLITTICO
 Secondatemi dunque e non temete.
 MOSCA
200Un ottimo mezzan so che voi siete.
 ECCLITTICO
 A danar come state?
 ERNESTO
                                        Quando occorra,
 io vuoterò l'erario.
 MOSCA
 Io sacrificherò tutto il salario.
 ECCLITTICO
 Andiamo. Ho un macchinista
205che prodigi sa far. Con il mio ingegno
 oggi di far m'impegno
 che il signor Buonafede, ch'è un baggiano,
 le tre donne ci dia colla sua mano.
 MOSCA
 Oh bravo!
 ERNESTO
                      E come mai?
 ECCLITTICO
                                                Tutto saprete.
210Preparate monete,
 preparate di far quel che dirò
 e la parola mia vi manterrò.
 
    Se non manca danaro ed ingegno
 usciremo ben presto d'impegno,
215temo solo... Sto zitto, non parlo,
 più non ciarlo, credetelo a me.