Il mondo della luna, libretto, Firenze, Giovannelli, 1751

                                                 Io penserei
 ben al rimedio.
 DON PIETRO
                               E a qual?
 CARLO
                                                   Per questa sera
1320le nozze stringerei.
 DON PIETRO
                                     Bravo! Lei pensa
 come un demonio.
 CARLO
                                     Veda:
 la via più breve è questa.
 DON PIETRO
 Ogni doglia di testa
 così si leverebbe. Oh ben. Son pronto.
 CARLO
1325Ma il signor Marcaniello?
 DON PIETRO
                                                 Va a mio conto.
 CARLO
 Preparar mi poss’io dunque a i contenti?
 DON PIETRO
 Guì guì monseù, saremo al fin parenti. (S’abbracciano)
 CARDELLA
 (Cca se corre: avesammo la segnora).
 VANNELLA
 (A le ppatrune io voglio dì lo ttutto).
 
 A DUE
1330(No guajo chisto po essere assaje brutto). (Traseno)
 CARLO
 
    Degno al fin di un tanto onore
 per mia sorte io già sarò.
 Chi mai può
 più felice esser di me?
 
1335   Sarà al fin contento il core,
 e fia pago il mio desire.
 Già martire