Il mondo della luna, libretto, Firenze, Giovannelli, 1751

 SCENA VIII
 
 CLARICE, poi BUONAFEDE
 
 BUONAFEDE
 Brava signora figlia,
 v'ho detto mille volte
310che non uscite dalla vostra stanza.
 CLARICE
 Ed io tant'altre volte
 mi sono dichiarata
 che non posso soffrir di star serrata.
 BUONAFEDE
 E ben, bene fraschetta,
315so io quel che farò.
 CLARICE
                                     Sì castigatemi;
 scacciatemi di casa e maritatemi.
 BUONAFEDE
 Se io ti maritassi,
 non castigarei te ma tuo marito.
 Né castigo maggior dar gli potrei,
320quanto una donna pazza qual tu sei.
 CLARICE
 Io pazza? V'ingannate.
 Pazza sarei qualora
 mi lasciassi un po' troppo intimorire
 e avessi per rispetto a intisichire.
 
325   Son ragazza da marito
 e lo voglio, già il sapete,
 e se voi non mel darete,
 da me stessa il prenderò.
 
    Ritrovatemi un partito
330che sia proprio al genio mio
 o lasciate, farò io.
 Se lo cerco il troverò.