Il mondo della luna, libretto, Firenze, Giovannelli, 1751

 SCENA V
 
 Vedesi in fondo della scena comparire un carro trionfale tirato da uomini vagamente ornati. MOSCA vestito da principe della luna e a’ piedi del medesimo ERNESTO vestito all’eroica con stella in fronte, BUONAFEDE osserva con meraviglia. A suono di zinfonia si avanza il carro e giunto alla metà della scena lo fermano; Ernesto scende ed aiuta a scendere Mosca con affettata sommissione
 
 BUONAFEDE
 Umilmente m'inchino
640a vostra signoria.
 MOSCA
                                  Chi siete voi?
 BUONAFEDE
 Son uomo sublunar ch'ha la fortuna,
 mercé il bon cuor di vostra signoria,
 d'esser or cittadino della luna;
 e se a voi... Ma che vedo!
645Quivi il signor Ernesto?
 ERNESTO
                                              V'ingannate.
 Io stella sono ed Espero m'appello;
 e quando il cielo imbruna
 esco primiera a vagheggiar la luna.
 Sortito avrà l'influsso
650quel ch'Ernesto s'appella
 dalla costellazion della mia stella.
 BUONAFEDE
 Io non so che mi dir; voi tutto Ernesto
 certo rassomigliate.
 MOSCA
 Non vi meravigliate,
655che nella nostra corte abbiamo noi
 un buffon che somiglia tutto a voi.
 BUONAFEDE
 Grazie a vostra bontà del paragone
 ma io per dirla a lei non son buffone.
 MOSCA
 E pur nel vostro mondo
660chi sa far il buffon è fortunato.
 BUONAFEDE
 Capperi! Egli è informato.
 MOSCA
                                                   Or che vi pare?
 Vi piace il nostro mondo?
 BUONAFEDE
                                                 In fede mia
 a chi un mondo sì bel non piaceria?
 Ma per esser contento
665una grazia signor ancor vi chiedo.
 MOSCA
 Chiedete pur, che tutto io vi concedo.
 BUONAFEDE
 Ho due figlie e una serva.
 Vorrei...
 MOSCA
                   Già vi ho capito.
 Le vorreste con voi.
670Io le farò venire
 ma però con un patto,
 che vo' senza recarvi pregiudizio
 la vostra cameriera al mio servizio.
 BUONAFEDE
 Ma, signor...
 MOSCA
                          Già lo so
675che siete innamorato
 in quei belli occhi suoi
 ma questa volta la vogliam per noi.
 BUONAFEDE
 Dunque lei l'ha veduta?
 MOSCA
                                              Certamente.
 Una macchina abbiamo
680da cui spesso veggiamo
 quel che si fa laggiù nel basso mondo
 e il piacer più giocondo
 che aver possan i nostri occhi lunari
 è il mirar le pazzie de' vostri pari.
 
685   Un avaro suda e pena
 e poi crepa e se ne va.
 Un superbo, senza cena,
 vuol rispetto e pan non ha.
 Un geloso è tormentato.
690Un corrente è criticato.
 Quasi tutti al vostro mondo
 siete pazzi in verità.
 
    Chi sospira per amore;
 chi delira per furore;
695chi sta bene e vuol star male;
 chi ha gran fumo e poco sale;
 al rovescio tutto va,
 siete pazzi in verità. (Parte col seguito)