Il mondo della luna, libretto, Milano, Malatesta, 1751

 SCENA IV
 
 Cortile.
 
 FLAMINIA, ERNESTO e CLARICE
 
 ERNESTO
 Se il ciel seconda l'innocente frode,
 credete, amato ben, sarem felici.
 FLAMINIA
 Ah, lo volesse il ciel, anima mia,
 ma temo il genitore,
830che l'inganno non scopra.
 CLARICE
 Nol credete, germana;
 Eclitico mi disse che il buon uomo
 di nostro padre crede
 d'essere già nel mondo della luna.
 ERNESTO
835E a tal effetto quivi
 son venuto avisarvi
 che bisogna ambedue colà portarci.
 Nel suo giardino Eclitico vi aspetta
 con una machinetta,
840per presentarvi al vostro genitore,
 con sua gran meraviglia e gran stupore.
 Intanto, o mia diletta,
 parto ma in dolce pegno
 della mia tenerezza il cor vi lascio.
 FLAMINIA
845Voi siete il mio contento;
 ah, che tutta per voi struger mi sento.
 ERNESTO
 
    Delira il mio core
 ripieno d'amore;
 osservalo e poi
850deridi, se puoi,
 un'alma fedele
 che cerca pietà.
 
    Lontana dal vostro
 vezzoso sembiante,
855quest'anima amante
 no, viver non sa.