Il mondo della luna, libretto, Venezia e Treviso, Grazioli, 1753 (Treviso)

 SCENA X
 
 CECCO nell’abito di finto imperatore con seguito, poi BUONAFEDE e LISETTA
 
 CECCO
 Olà, presto fermate
1005Buonafede e Lisetta.
 Dite che il loro imperator li aspetta. (Partono due servi)
 Vuo' procurar, fin che la sorte è amica,
 il premio conseguir di mia fatica.
 BONAFEDE
 Eccomi a' cenni vostri.
 LISETTA
                                            Oh? Cosa vedo?
1010Cecco è l'imperador?
 CECCO
                                         Lisetta addio.
 LISETTA
 Ti saluto; buondì, Cecchino mio.
 BONAFEDE
 Sei pazza? Cosa dici
 al nostro imperatore?
 LISETTA
 Pazzo sarete voi.
1015Si conoschiamo bene fra di noi.
 CECCO
 Bella, Cecco non son ma vostro sono.
 Olà s'innalzi il trono.
 Lisetta, vezzosetta e graziosina,
 vi voglio far lunatica regina. (Dalla parte lateral esce un trono per due persone)
 BONAFEDE
1020(Io non vorrei che il nostro imperatore
 mi facesse l'onore
 di rapirmi Lisetta).
 CECCO
                                       E ben, che dite?
 Ecco il trono per voi, se l'aggradite.
 LISETTA
 Il trono? Ohimè, non so.
1025Sono fra il sì ed il no.
 Cotante cose stravaganti io vedo
 che dubito di tutto e nulla credo.
 CECCO
 Eh via, venite in trono.
 Se vi piace il mio volto,
1030sia Cecco o non sia Cecco,
 che cosa importa a voi?
 Doppo s'aggiustaremo fra di noi.
 LISETTA
 È questa una ragion che non mi spiace.
 Vengo. (S’incamina verso il trono)
 BONAFEDE
                 Dove, Lisetta.
 LISETTA
1035A ricever le grazie
 del nostro imperatore,
 giacch'egli mi vuol far sì bell'onore.
 BONAFEDE
 Come? Non ti vergogni?
 Non hai timore della sua tristizia?
 LISETTA
1040Eh qui tutto si fa senza malizia.
 BONAFEDE
 Lisetta, bada bene.
 LISETTA
                                      È innocentino,
 il nostro imperator, come un bambino.
 CECCO
 Aspettar più non voglio;
 presto, venite al soglio.
 LISETTA
1045Dunque lei...
 CECCO
                           Sì mia cara,
 son vostro se volete.
 LISETTA
 Lei è mio... Ma se poi... Ma s'io non sono...
 Non so quel che mi dica.
 CECCO
                                               Al trono, al trono.
 LISETTA
 
    Se lo comanda, sì venirò.
1050Signor padrone, cosa sarà?
 Imperatrice dunque sarò?
 Oh fosse almeno la verità!
 Sento nel core certo vapore
 che m'empie tutta di nobiltà.
 
1055   Che bella cosa l'esser signora,
 farsi servire, farsi stimar!
 Ma non lo credo, ma temo ancora;
 ah mi volete tutti burlar.
 Voglio provarmi, cosa sarà?
1060Ah fosse almeno la verità! (Cecco dà braccio a Lisetta e frattanto che si fa il ritornello dell’aria la conduce in trono)
 
 BONAFEDE
 Eccelso imperator, la fortunata
 solo Lisetta è stata.
 Le povere mie figlie
 ancor non hanno avuta la fortuna
1065di venire nel mondo della luna.
 CECCO
 Un araldo lunar ha già recato
 che in viaggio sono e che saran fra poco
 ancor esse discese in questo loco.
 BONAFEDE
 Perché dite discese e non ascese?
1070Per venire dal nostro a questo mondo,
 signor, si sale in su.
 Or perché dite voi scendono in giù?
 CECCO
 Voi poco ne sapete. Il nostro mondo
 come un pallon rotondo
1075dal cielo è circondato;
 e da qualunque lato
 che l'uom verso la luna il camin prenda,
 convien dir che discende e non ascenda.
 BONAFEDE
 Son ignorante, è ver, ma mi consolo,
1080che se tale son io non sarò solo.
 CECCO
 Allegri, o Bonafede,
 che la coppia gentil scender si vede.