Il mondo della luna, libretto, Roma, Zempel, 1754 (Civitavecchia)

 SCENA II
 
 FLAMINIA, CLARICE e detta
 
 FLAMINIA
1185(Divertiamoci un poco).
 CLARICE
                                               (È tanto sciocca
 che il sognato piacer si gode in pace).
 FLAMINIA
 (Facilmente si crede a quel che piace).
 LISETTA
 (Che dicono? Che fanno?
 All'uso feminile mormoreranno).
 FLAMINIA
1190Signora mi consolo
 della vostra fortuna.
 LISETTA
                                       Vi ringrazio.
 CLARICE
 Me ne consolo anch'io.
 Viva vostra maestà.
 LISETTA
                                       Ragazze, addio.
 FLAMINIA
 Si ricorda, signora,
1195quand'era nostra serva?
 LISETTA
                                               State zitta.
 Del nostro primo mondo mi scordai.
 Come se non ci fossi stata mai.
 CLARICE
 Quest'è l'uso comune;
 chi sorte ha migliorato
1200non si ricorda più del primo stato.
 LISETTA
 Come vi piace il mondo della luna?
 FLAMINIA
 È bello, è bello assai.
 LISETTA
                                        Sediamo un poco.
 CLARICE
 Lei ci fa troppo onore.
 LISETTA
 Sì sì, vi voglio far questo favore.
 FLAMINIA
1205(È ridicola invero).
 CLARICE
                                      (Io me la godo).
 Mi favorisca, lei
 è proveduta ancor di cicisbei?
 LISETTA
 Oh che diamine dite?
 Oggi ho preso marito.
 CLARICE
                                           In questo mondo,
1210per quel che m'hanno detto,
 insegna della luna il galateo
 essere posto in uso il cicisbeo.
 FLAMINIA
 Quest'è comune usanza
 e saria il non averlo una increanza.
 LISETTA
1215Ma il marito?
 CLARICE
                            Il marito,
 fra i lunatici umori il più corrente,
 tacerà, soffrirà, non dirà niente.
 FLAMINIA
 Il lunar cicisbeo
 pria che siate levata
1220verrà a bever da voi la cioccolata.
 LISETTA
 E il marito?
 CLARICE
                         E il marito
 col medesimo gioco
 andrà a beverla anch'egli in altro loco.
 LISETTA
 Ma io che son novella
1225trovarmi non saprei
 di questi cicisbei.
 CLARICE
                                   Fate così.
 Ditelo al vostro sposo.
 Un marito amoroso
 alla moglie prudente
1230trova egli stesso il cavalier servente.
 
    Un parigin che serva
 per mera civiltà
 col suo servir conserva
 le leggi d'onestà.
1235Guardatevi da quelli
 che voglion comandar,
 già so che m'intendete
 né voglio mormorar.
 
    Vi basti un solo laccio
1240ch'è quel del vostro sposo.
 Fuggite il duro impaccio
 d'un cicisbeo geloso.
 Se docile è il servente,
 si puole sopportar.
1245Ma quando è impertinente,
 si manda a far squartar.