Il mondo della luna, libretto, Roma, Zempel, 1754 (Civitavecchia)

 SCENA ULTIMA
 
 Tutti
 
 LISETTA
 Brave, brave, ragazze mi piacete.
1325Se voi mi servirete,
 la mancia vi darò
 e quanto prima vi maritarò.
 CECCO
 Cara sposa diletta,
 adorata imperatrice
1330opportuna giungesti.
 LISETTA
                                         A te vicino,
 amato sposo mio, con più vigore
 sento nel petto il pizzicor d'amore.
 
    Amor qual augellino,
 sentitelo ben mio,
1335che dolce mormorio,
 che bel piacer mi dà.
 
    Finché non fui la sposa
 io non sentii mai pace,
 calma nella mia face
1340non seppi mai trovar.
 
 CECCO
 Sposa venite in trono,
 se vostro sposo io sono,
 vuo' che siam promotori e testimoni
 di due altri felici matrimoni. (Va in trono con Lisetta)
 
1345   Per virtù del canocchiale
 io son re, tu sei regina,
 non temer, io son tuo sposo,
 credi a me, non son geloso
 ed il regno della luna
1350la fortuna tua sarà.
 
 Espero, a voi destino (Ad Ernesto)
 Flaminia per consorte.
 La prenderete voi?
 ERNESTO
                                      Sì mio signore,
 lieto la sposerò con tutto il cuore.
 CECCO
1355E voi, Flaminia bella,
 siete di ciò contenta?
 FLAMINIA
                                         Contentissima.
 ERNESTO
 Sposa mia dilettissima.
 FLAMINIA
 Adorato consorte.
 A DUE
 Oh felice contento! Oh lieta sorte!
 ERNESTO
 
1360   Cara ti stringo al seno.
 
 FLAMINIA
 
 Caro, già tu sei mio.
 
 A DUE
 
 Oh che contento, oh dio!
 Ah che mi balza in petto
 tutto brillante il cor.
 
 BUONAFEDE
1365Oh figlia, oh sangue mio,
 nel vederti gioir giubilo anch'io.
 CECCO
 Ecclitico, a voi tocca
 render lieta e felice
 con i vostri sponsali anco Clarice.
 ECCLITICO
1370Eccomi, pronto io sono
 e della destra sua sospiro il dono.
 CECCO
 Clarice, il prenderete?
 CLARICE
                                            E perché no?
 Anzi con tutto il cuor lo prenderò.
 ECCLITICO
 Ecco la mano.
 CLARICE
                            E con la mano il core.
 A DUE
1375Oh felice fortuna! Oh lieto amore!
 ECCLITICO
 
    Sposina mia cara.
 
 CLARICE
 
 Sposino diletto.
 
 ECCLITICO
 
 Mi sento nel petto
 il core balzar.
 
 CLARICE
 
1380   La gioia, l'affetto
 mi fa giubilar.
 
 A DUE
 
    Ohimè che contento!
 Ohimè cosa sento!
 Non posso più star.
 
 BUONAFEDE
1385Cara la mia figliola
 il vederti contenta mi consola.
 CECCO
 Bonafede, che dite?
 Siete di ciò contento?
 BUONAFEDE
                                          Anzi ho piacere
 che sian le mie figliole maritate.
 CECCO
1390Voi stesso l'approvate?
 BUONAFEDE
                                            Signorsì!...
 CECCO
 Quando dunque è così,
 per maggior sussistenza
 del loro matrimonio,
 acciò non si rendesse un giorno vano,
1395congiungetele voi di vostra mano.
 BUONAFEDE
 Signor, dite bene;
 questa funzione al genitor conviene.
 
    Qua la mano, qua la mano. (A Flaminia ed Ernesto)
 Vi congiungo e sposi siete.
1400State uniti, se potete;
 fra voialtri non gridate;
 e al dovere non mancate
 della vostra fedeltà.
 
 CECCO
 Orsù tutto è finito. (S’alza)
1405Son fatti i matrimoni.
 Bonafede è contento.
 Voi siete sodisfatti.
 Ognun vada a goder la sua fortuna
 e bisogno non v'è più d'altra luna.
 ECCLITICO
1410Sì sì, voi dite bene.
 Or che siam maritati,
 or ch'è ognuno di noi lieto e giocondo
 tornar tutti potiamo al nostro mondo.
 ERNESTO
 Al mondo ritorniamo
1415e grazie a Bonafede noi rendiamo.
 BUONAFEDE
 Come? Che cosa dite?
 Intendervi non so.
 CECCO
 Meglio dunque con voi mi spiegherò.
 
    Buonafede, tondo tondo,
1420come il cerchio della luna,
 ritornate al vostro mondo
 a cercar miglior fortuna.
 
 ECCLITICO
 
    E le vostre donne belle
 resteranno qui con noi
1425maritate con tre stelle
 che son furbe più di voi.
 
 ERNESTO
 
    Signor suocero garbato
 non son stella qual credete,
 benché in stella trasformato
1430so che voi mi conoscete.
 
 BUONAFEDE
 
    Ah bricconi, v'ho capito,
 son da tutti assassinato
 ma tu sei che m'hai tradito (Ad Ecclitico)
 canocchiale disgraziato.
 
 LISETTA
 
1435   È finito tutto il chiasso
 per me povera meschina.
 Lascio il trono e vengo a basso,
 che m'attende la cucina.
 
 TUTTI
 
    Questo è quello che succede
1440a chi vuol cambiar fortuna;
 tutto spera e tutto crede
 nelle stelle e nella luna;
 ma alla fin si pentirà
 chi lunatico sarà.
 
 Fine del dramma