Il mondo della luna, libretto, Padova, Conzatti, 1755

 SCENA PRIMA
 
 Terrazzo sopra la casa di Ecclitico con cannochiale, con fanali che illumina il terrazzo.
 
 ECCLITICO e quattro scolari
 
 TUTTI
 
    O luna lucente,
 di Febo sorella,
 che candida e bella
 risplendi lassù,
 
5   deh fa' che i nostri occhi
 s'accostino a' tuoi
 e scopriti a noi
 che cosa sei tu.
 
 ECCLITICO
 Basta, basta, discepoli,
10alla triforme dea le voci giunsero,
 esauditi sarete in breve termine.
 Su via, tosto sugli omeri
 prendete l'arcimassimo
 mio cannocchial novissimo.
15Drizzatel su la specula
 perpendicolarmente inver l'ecclitica.
 Vo' veder se avvicinasi
 de' due pianeti il sinodo,
 id est quando la luna al sol congiungesi,
20che dal mondo volgare ecclissi appellasi.
 Andate, andate subito
 pria che Cintia ritorni al suo decubito.
 Oh le gran belle cose
 che a intendere si danno
25a quei che poco sanno per natura!
 Oh che gran bel mestier ch'è l'impostura!
 Chi finge di saper accrescer l'oro,
 chi cavar un tesoro,
 chi dispensa segreti,
30chi parla de' pianeti,
 chi vende mercanzia
 di falsa ipocrisia,
 chi finge nome, titolo e figura;
 oh che gran bel mestier è l'impostura!
35Io fo la parte mia
 con finta astrologia,
 ingannando egualmente i sciocchi e i dotti,
 che un bravo cacciator trova i merlotti.
 Eccone uno; ecco quel buon cervello
40del signor Bonafede.
 Da lui, che tutto crede,
 con una macchinetta,
 inventata dal mio sottile ingegno,
 far un colpo galante ora m'impegno.