Il mondo della luna, libretto, Padova, Conzatti, 1755

 SCENA II
 
 BONAFEDE e detto
 
 BONAFEDE
45Si puol entrar?
 ECCLITICO
                               Sì, venga, mi fa grazia.
 BONAFEDE
 Servo, signor Ecclitico;
 in che cosa si sta lei divertendo?
 ECCLITICO
 Nella speculazion di varie stelle
 stav'or considerando
50l'analogia che unisce
 alle fisse l'erranti,
 al capo di Medusa il Can celeste,
 al cuore del Leon la Spiga d'oro
 ed all'Orsa maggior l'occhio del Toro.
 BONAFEDE
55Oh bellissime cose!
 Anch'io d'astrologia son dilettante
 ma quel che mi dà pena
 è il non saper trovar dottrina alcuna
 che mi sappia spiegar cos'è la luna.
 ECCLITICO
60La luna è un corpo diafano
 che da' raggi del sol è illuminato;
 ma in quel bel corpo luminoso e tondo
 che credete vi sia? V'è un altro mondo.
 BONAFEDE
 Oh che cosa mi dite?
65Colà v'è un altro mondo?
 Ma cosa son quei segni
 che si vedon nel corpo della luna?
 So che un giorno mia nonna,
 la qual non era sciocca,
70mi disse ch'ella avea gli occhi e la bocca.
 ECCLITICO
 Scioccherie, scioccherie. Le machie oscure
 son del mondo lunar colline e monti.
 Non già monti sassosi,
 come da noi veggiam, ma son formati
75d'una tenue materia,
 la qual s'arrende e cede
 alla pression del piede;
 indi s'alza bel bello e non si spacca,
 onde l'uomo camina e non si stracca.
 BONAFEDE
80Oh che bel mondo! Ma ditemi, amico,
 come siete arrivato
 a scoprir cosa tale?
 ECCLITICO
 Ho fatto un cannocchiale
 che arriva a penetrar cotanto in dentro
85che veder fa la superficie e il centro.
 Individua non solo
 i regni e le provincie
 ma le case, le piazze e le persone.
 Col mio cannocchialone
90posso veder lassù per mio diletto
 spogliar le donne quando vanno a letto.
 BONAFEDE
 Oh bellissima cosa!
 Ma dite, non potrei,
 caro Ecclitico mio,
95col vostro cannocchial veder anch'io?
 ECCLITICO
 Perché no? Benché io sia
 solo inventor della mirabil arte,
 voglio che ancora voi ne siate a parte.
 BONAFEDE
 Obbligato vi sono e vi sarò;
100vederete per voi cosa farò.
 ECCLITICO
 Nella specula entrate,
 nel cannocchial mirate.
 Cose belle vedrete,
 cose rare, per cui voi stupirete.
 BONAFEDE
105Vado e provar io voglio
 se con quel cannocchial sì lungo e tondo
 alla luna poss'io veder il fondo.
 Ma chi son quei signori
 che dove io deggio entrar vengono fuori?
 ECCLITICO
110Sono scolari miei,
 amanti della luna come lei.