Il mondo della luna, libretto, Padova, Conzatti, 1755

 SCENA VIII
 
 CLARICE, poi BONAFEDE
 
 BONAFEDE
 Brava, signora figlia,
335v'ho detto tante volte
 che non uscite dalla vostra stanza.
 CLARICE
 Ed io tant'altre volte
 mi sono dichiarata
 che non posso soffrir di star serrata.
 BONAFEDE
340E ben bene, fraschetta,
 so io quel che farò.
 CLARICE
                                     Sì, castigatemi;
 cacciatemi di casa e maritatemi.
 BONAFEDE
 Se io ti maritassi,
 non castigherei te ma tuo marito.
345Né castigo maggior dar gli potrei,
 quanto una donna pazza qual tu sei.
 CLARICE
 Io pazza? V'ingannate.
 Pazza sarei qualora
 mi lasciassi un po' troppo intimorire
350e avessi per rispetto a intisicchire.
 
    Son fanciulla da marito
 e lo voglio, già il sapete,
 e se voi no mel darete,
 da me stessa il prenderò.